Ciao!
Sono Piera Fatibene, una fotografa italiana che vive tra l’Italia e la Repubblica Ceca.
Laureata in Archeologia e Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Parma, fin dalla prima infanzia ho subito il fascino della fotografia e sono stata conquistata dalla magia dello sviluppo chimico in camera oscura e dal potere della comunicazione visiva, a cui mio padre, docente di Storia dell’Arte e fotografo a sua volta, mi ha iniziata in tenera età.
A soli nove anni infatti, ho impugnato la mia prima fotocamera, una compatta analogica, per fotografare il sito archeologico di Herdonia (FG): è stato per me l’inizio di due grandi amori, la fotografia e l’archeologia.
I miei interessi artistici mi hanno condotta negli anni ad approfondire il background culturale in cui la fotografia nasce e si diffonde, superando con il massimo dei voti all’università l’esame in Storia della Fotografia, con una tesi sul ritocco analogico. Lo studio delle tecniche antiche e moderne di riproduzione dell’immagine, sono approdate poi nell’elaborazione di una tesi di laurea magistrale che analizza ed approfondisce le applicazioni e le evoluzioni storiche della tecnica fotografica nel campo archeologico.
Dopo gli studi universitari, ho seguito a Firenze un corso di Fotografia per l’Arte, in cui ho esaminato le metodologie di riproduzione fotografica di opere d’arte ai fini del restauro, della catalogazione e pubblicazione del patrimonio artistico.
La passione per l’archeologia e la fotografia mi hanno successivamente spinta a conseguire tre brevetti sub, tra cui quello in archeologia subacquea, consentendomi di investigare anche l’ambito della fotografia subacquea e del suo utilizzo in ambito archeologico e scientifico.
Quasi per gioco ho partecipato e vinto il concorso fotografico “FAI na foto” patrocinato dal fondo FAI – Fondo Ambiente Italiano – nella sezione Urban con la fotografia “Fine di una bambola”, evento pubblicato nel quotidiano online “Giornale di Puglia” del 26/03/2013 (Trovi l’elenco completo dei vincitori per ciascuna sezione QUI).
“La fine di una bambola”
Continuo tutt’oggi la mia sperimentazione in ambito artistico e fotografico, scandagliando tematiche e tecniche quali la fotografia ibrida, il restauro della fotografia antica e le tecniche artigianali di replicazione dell’immagine, come la serigrafia, la cianotipia, la ferrotipia, la stampa all’albumina.
Adoro occuparmi di ritrattistica, in particolare quella di neonati e bambini.
Approdata nel 2021 anche nel campo della fotografia pubblicitaria di prodotto e food, anche in questo campo continuo la mia sperimentazione strizzando l’occhio al mondo analogico.
Da circa due anni sto frequentando corsi di alta formazione a Milano sulla tecnica fotografica, lo sviluppo digitale e la post-produzione presso una fotografa e post-produttrice di fama internazionale.
Nel 2023 ho realizzato con ampio successo di pubblico una mostra personale di restauro e coloring digitale di fotografie antiche, lavoro svolto a partire da lastre di vetro alla gelatina secca di fine ‘800.
L’articolo di Lia Choen pubblicato nella rivista Italo-Svizzera di Arte e Cultura iNews parla della mia mostra! E’ un grande onore vedere il mio nome in copertina, dove campeggia quello ben più illustre di Zeng Yi, un luminare della fotografia contemporanea cinese:
Per l’Articolo completo: